
Un Giubileo di Grazia e Speranza con i Bambini
Il Giubileo è sempre un’occasione di rinnovamento spirituale, un viaggio che attraversa la storia e l’anima di chi lo vive. Ma quando a celebrarlo sono i bambini, tutto si colora di una luce nuova: quella della gioia autentica, della fede vissuta con stupore e dell’entusiasmo che si propaga come un canto di speranza. Quest’anno, la Scuola Primaria “Maddalena di Canossa” di Pavia ha intrapreso un pellegrinaggio speciale per celebrare questo tempo di Grazia.
La preparazione ha visto gli alunni trattare la tematica trasversalmente nelle discipline e nelle varie classi, approfondendone le origini, la storia, i simboli, le curiosità e ovviamente il significato dell’indulgenza e più in generale del grande amore di Dio. Il giorno fissato per vivere insieme il Giubileo, in cortile c’è stata una breve spiegazione sull’esperienza e sul dono che ci si apprestava a vivere e un approfondimento delle origini del Giubileo, riportando alla memoria le antiche tradizioni ebraiche, quando il 50° anno era segnato dal suono del corno di ariete, il Jobel, che annunciava un tempo di liberazione e rinnovamento. Da questa radice profonda infatti, nasce il nostro Giubileo cristiano, che ogni 25 anni ci invita a riscoprire la grazia, la misericordia e l’amore di Dio. Abbiamo anche noi suonato il corno e abbiamo dato inizio al Pellegrinaggio dalla nostra Scuola alla Cattedrale della città.
Con le bandiere del Giubileo, una per classe, che riportavano non solo il logo, ma il disegno della Porta Santa della Basilica di San Pietro, i bambini, accompagnati dai docenti, hanno attraversato le strade della città in pellegrinaggio giubilare, con passo sicuro e cuore aperto, dando forma visibile al significato del cammino. Questo pellegrinaggio non era solo uno spostamento fisico, ma il simbolo di un viaggio interiore verso l’amore di Gesù, un percorso di crescita e consapevolezza. All’arrivo al Duomo, il momento solenne ha preso vita e abbiamo attraversato la Porta Giubilare.
È stato uno dei momenti più emozionanti perché quella porta era stata aperta per noi in quell’orario e questa unicità ci ha fatti sentire speciali. Significativo anche il gioco di luci creato. all’entrata erano spente e poi, una volta entrati tutti i bambini, le luci sono state accese.



Tutto questo ha contribuito a vedere questo passaggio il simbolo dell’ingresso in una nuova vita ricolma di bontà e fiducia, di gioia. Ogni bambino ha varcato quella soglia con attenzione e ordine, mantenendosi composto nella certezza che quel momento era veramente importante. Don Marco Labate, al quale è affidato il Progetto Pastorale del nostro Istituto scolastico, ha accolto i “piccoli pellegrini” con parole profonde, rese ancora più “importanti” dal luogo maestoso in cui ci si trovava, la chiesa più grande di Pavia. che qualcuno vedeva per la prima volta. Abbiamo pregato e cantato, incentrando l’attenzione sul tema della Speranza. La parabola del Figlio prodigo ha illuminato i cuori nella certezza dell’abbraccio sempre pronto di Gesù che ci attende anche quando sbagliamo. Abbiamo anche pregato per la Chiesa e ricordato Papa Francesco.
Il Giubileo non è stato solo celebrazione, ma anche riflessione sulle sfide quotidiane. Alcuni bambini hanno condiviso testimonianze che parlavano della loro esperienza di speranza, come la prima partita di rugby vissuta tra fatica e sconforto, ma poi trasformata in una vittoria interiore grazie alla fiducia e alla fede, senza vedere gli avversari come nemici. O il percorso di una bambina sportiva, che ha affrontato le sconfitte con coraggio, nella certezza di essere dono di Dio, scoprendo nel suo essere un valore e nella fede la forza per non abbattersi e il coraggio che poi l’ha portata sul podio.
Ci ha poi raggiunti il Vescovo , Mons. Corrado Sanguineti che si è fermato con i bambini parlando di speranza e offrendo esempi di speranza per rendere positiva la vita. Ha sottolineato come il Giubileo sia un dono gratuito di Dio, un tempo in cui possiamo riscoprire la bellezza della fede e la certezza che Gesù è sempre con noi, pronto a rialzarci e a darci una nuova speranza. Successivamente ha spiegato il logo del Giubileo e ha benedetto tutti i presenti. Infine, al termine della celebrazione, si è fermato per salutare ciascuno, ogni bambino, ogni adulto presente con loro, esprimendo ancora una familiarità significativa e cordiale.
Il canto La Speranza ha risuonato nella chiesa, i bambini hanno innalzato le loro voci con gioia e gratitudine. In realtà sono stati vari i canti sulla speranza, anche in riferimento a Santa Maddalena “donna di speranza”. La musica ha unito i cuori, ha dato voce alla felicità di quel giorno, ha trasformato la celebrazione in un momento di comunione.
L’Anno Santo celebrato con i bambini della Primaria non è stato solo un evento religioso, ma una vera e propria esperienza di vita, di fede e di comunità. Le immagini, le emozioni, i sorrisi rimarranno nei cuori, testimoniando la bellezza di un’esperienza che potrà essere ricordata anche in futuro.
Il Giubileo non finisce qui: siamo certi possa continuare nel cuore di ognuno della nostra comunità educante che ha attraversato quella porta, che ha cantato, che ha sperato e che ci auguriamo possa portare nel mondo il messaggio di gioia e di misericordia che ha ricevuto.