Piccoli attori sul palco negli spettacoli in scena da 25 anni
Pare ancora di sentirli, quegli scroscianti applausi di sabato 10 maggio. Un riconoscimento a un quarto di secolo trascorso in nome del teatro, considerato quale un vero e proprio momento didattico. Una tradizione che da ben 25 anni coinvolge insegnanti, ragazzini e genitori, tutto nel nome del proficuo sodalizio che lega il regista Bepi Santuzzo alla scuola primaria dell’Istituto Canossiano di Feltre che sabato ha messo in scena “La fiaba di Aladino” con 120 giovani studenti diventati attori in erba.
Dal 1999 il Canossiano di Feltre ha iniziato la collaborazione con Santuzzo coinvolgendo sempre tutte le classi, dalla prima alla quinta: il teatro è diventato una sorta di “nuova materia scolastica” a pieno titolo accanto alle altre. Il lavoro, l’impegno e il grande divertimento di ognuno – durante i quattro mesi di lezioni – insegnano a padroneggiare la complessa arte dello “stare su un palco”.
Recitando ci si mette in gioco, recitando si cresce, la crescita conduce alla maturazione sia personale sia di gruppo che si coronano nella gioia di recitare assieme. Si attende con ansia il debutto con il saggio di fine anno che ripaga tutto il lavoro di alunni e corpo in-segnante. Lo spettacolo proposto alle famiglie era un libero adattamento dalle “Mille e una notte” e ha visto l’auditorium gremito da genitori e famiglie divertiti e stupiti dalla bravura dei ragazzi.
