Finalmente in gita scolastica dopo due anni di stop: l'esperienza dei ragazzi dell'Istituto Canossiano di Feltre

A cura di Roberto Gris, docente dell’Istituto
Da decenni, i viaggi d’istruzione sono stati tappe scolastiche obbligate e hanno costruito esperienze di socialità memorabili nella vita degli studenti, tanto da essere visti come una consuetudine, una attività ovvia, scontata; da marzo 2020, la normalità si è trasformata in una chimera e dunque le rifiorite gite scolastiche sono ora accolte con entusiasmo e gratitudine da tutte le persone che direttamente o indirettamente le vivono, siano studenti, docenti, o genitori.
Tuttavia, a questo graduale ritorno alla normalità parallelo all’attenuarsi della pandemia fa da contrappunto l’aggravarsi della situazione geopolitica, i cui conflitti sono segnati da una militarizzazione progressiva che appare inarrestabile e sorda alle ragioni del dialogo, della diplomazia e financo dei commerci internazionali e degli equilibri economici degli Stati.
In questo contesto, le studentesse e gli studenti della classe quinta del Liceo delle Scienze Applicate dell’Istituto Canossiano di Feltre hanno partecipato a fine aprile ad un viaggio di istruzione a Roma, caratterizzato dalle più classiche mete storico-artistiche – quali i Musei Vaticani e il Foro Romano – e coronato dall’accesso alle due assemblee legislative della Repubblica Italiana.
Il Parlamento ha infatti da poche settimane ripreso la prassi delle visite guidate per istituti scolastici e privati cittadini, consentendo così a tutti di accedere al luogo par excellence della sovranità popolare: per la quinta liceo che si affaccia all’esercizio dell’elettorato attivo, l’occasione è stata ricca di suggestioni e ha propiziato riflessioni sul senso della politica istituzionale.
In due mattinate consecutive, le studentesse e gli studenti hanno, per così dire, attraversato il bicameralismo perfetto, dagli ampi spazi barocchi e liberty della Camera dei deputati a Palazzo Montecitorio, alle stanze di Palazzo Madama, per la visita al Senato della Repubblica, con particolare attenzione alla storia senatoriale, dalla descrizione dei celeberrimi affreschi di Cesare Maccari ai prestigiosi trascorsi medicei del palazzo e alla gradita consegna finale ad ognuno di una copia della Costituzione, edita del Senato medesimo.
Nella prima mattinata la classe ha incontrato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà che, in un gradevole e coinvolgente dialogo con i giovanissimi cittadini, si è soffermato sulla sua esperienza personale, sulla condivisione delle sue scelte e delle sue responsabilità con la sua famiglia e su quanto l’impegno politico fiorisca dalle attività nelle comunità locali e si vivifichi nel volontariato. Il membro del Governo ha sottolineato come la sfera personale, familiare e delle piccole comunità di ciascun cittadino si intrecci con le vicende nazionali e globali e ha consigliato a tutti di dare sempre grande importanza al dialogo e al confronto, di studiare tanto e di farsi guidare dalla curiosità.
Se a questo si aggiunge che le studentesse e gli studenti sono stati ospitati presso la Casa delle Canossiane dove, terminato il suo ventennale esilio, alloggiò Don Luigi Sturzo, si può certamente augurarsi che questa “gita” sia stata un buon viatico e un significativo stimolo per le loro presenti e future esperienze di cittadinanza.