Emergenza Afghanistan: dalla scuola quale aiuto concreto?

Vogliamo condividere con voi una toccante dimostrazione di umanità e bontà d’animo: l’Istituto Canossiano di Brescia ha adottato una famiglia di profughi afgani.
Il 2 settembre le famiglie degli alunni iscritti all’Istituto Canossiano di via Diaz hanno ricevuto una mail con oggetto “Emergenza Afghanistan”. Nel comunicato veniva chiesto loro di contribuire, con i propri mezzi e in base alle proprie possibilità, all’accoglienza di una famiglia di profughi afgani per dare loro la possiilità di ricominciare da zero una nuova vita in Italia. Un gesto solidale e concreto, un’iniziativa per nulla scontata per passare dalle parole ai fatti.
Attraverso questa iniziativa la scuola si farà anche carico di tutte le spese necessarie per sostenere la frequenza dei bambini afgani che resteranno nel complesso scolastico dalle 8 alle 16.
La dirigente dell’Istituto Daria Aimo ha spiegato che “ci sono momenti in cui i valori in cui crediamo e che difendiamo orgogliosamente devono tradursi in gesti concreti di aiuto e di fratellanza verso chi ha visto calpestare i propri diritti e ha dovuto rinunciare a tutto ciò che aveva per avere salva la vita. Adottare significa in primis accogliere e garantire uno spazio domestico stabile e sicuro da cui ripartire; affiancare e accompagnare nel risolvere concretamente i problemi di inserimento nella comunità; operare secondo una logica inclusiva ed educativa, non assistenziale ma piuttosto aiutare a inserirsi nel tessuto sociale e nel contesto lavorativo: un passo alla volta, verso la ri-costruzione di un senso di appartenenza e di partecipazione alla comunità e alla società. La riuscita dipenderà non solo dal nostro impegno, ma anche dalla capacità di intravedere un’opportunità cui tutti possono contribuire a vario titolo. Sarebbe auspicabile che questa iniziativa, che ha già avuto risonanza ed eco, venisse raccolta anche da altre scuole bresciane e da altre realtà sul territorio”.
Ognuno potrà sostenere come meglio crede questa iniziativa; ulteriori informazioni al numero 030-2886511 facendo riferimento alla dirigente Daria Aimo.