CentroModa Canossa: in Togo per mettersi alla prova

Questa avventura inizia ad agosto 2021 con una lettera arrivata dall’Africa presso il CentroModa Canossa di Trento: il mittente è la Direttrice del Centro Cattolico di Formazione Tecnica e Professionale “Madre Agata Carelli” delle madri canossiane di Lomé, in Togo. Nella lettera si legge: “In questi ultimi anni, abbiamo registrato una continua crescita delle iscrizioni ai percorsi formativi nel campo del taglio e cucito (…) Potremmo insieme pensare e realizzare attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti e dei nostri studenti attraverso brevi corsi formativi e/o scambi di studenti e insegnanti”; e così il team composto da ENAC e Fondazione Canossiana Voica si mette in moto. Infatti, sempre in Togo, la Fondazione Canossiana VOICA è a sua volta impegnata nella realizzazione del progetto “Formazione, Fashion, Futuro” con il quale saranno realizzate e attrezzate 4 nuove aule che completeranno gli spazi formativi del Centro “Madre Agata Carelli”.
La procedura non è delle più semplici: viaggiare in Africa significa munirsi di passaporto, compilare moduli per l’immigrazione, ottenere un visto turistico e vaccinarsi per malattie che non ci suonano così familiari, come la febbre gialla o la malaria.
Il meccanismo si ingrana e solamente un anno dopo, grazie al Progetto europeo “Enacplus: Moving to Learn 3”, Maria, Rossella e Sofia – 3 neo-diplomate al CentroModa Canossa – e la docente Antonella partono alla volta di Lomé per svolgere un programma didattico-laboratoriale di due settimane. L’obiettivo dell’esperienza? Contribuire a potenziare la formazione professionale nell’ambito della sartoria e della modellistica di moda in Togo e, allo stesso tempo apprendere tecniche di cucito e caratteristiche dei tessuti africani.
Le ragazze vedono in questo viaggio un modo per concludere al meglio il loro percorso scolastico e partono con le migliori delle aspettative, tant’è che nella sua lettera di candidatura Maria scrive: “Mi candido per questo bando perché fin da piccola ho sempre sognato di visitare l’Africa. L’idea mi entusiasma sia perché avrei la possibilità di vedere tutte le risorse naturali delle quali è ricca, sia perché la mia curiosità mi spinge a partire per scoprire un paese completamente diverso, nelle usanze e nei costumi, da quello in cui sono nata e cresciuta”. Rossella scrive: “Dopo anni di restrizioni legate alla pandemia, l’esperienza che mi è stata presentata è importante e veramente apprezzata, porterà nella mia vita un arricchimento personale, culturale e linguistico”; e per Sofia: “l’Africa è un continente che mi ha sempre suscitato molta curiosità, soprattutto perché è completamente diverso dagli altri. Sono entusiasta alla sola idea della partenza”.
Il 22 Luglio, dopo un lungo viaggio, le ragazze arrivano a Lomé: lo shock culturale è forte, non parlano francese e inizialmente faticano a farsi comprendere dalle 20 studentesse togolesi con cui dovranno lavorare per la produzione di capi di abbigliamento. Le ragazze non demordono e danno prova di grande maturità e spirito di adattamento al cambiamento. Riescono a realizzare nei tempi previsti una collezione di moda con tutti i passaggi richiesti: lettura del figurino, compilazione schede tecniche e confezione dei capi. Lo scambio è arricchente e reciproco e le nostre studentesse imparano alcune cuciture africane e concludono l’esperienza in Africa con una mini-sfilata.
Qui potete ascoltare la testimonianza di Maria, una delle tre studentesse che ha preso parte all’esperienza in Togo: https://www.facebook.com/canossaerasmus/videos/8908404085852007