STEM all'Istituto Canossiano di Feltre

Un grande evento, svoltosi il 6 giugno nell’auditorium della scuola, ha concluso le attività STEM del Liceo Scientifico delle scienze applicate dell’Istituto Canossiano di Feltre, ed è stato un evento significativo per diversi motivi.
Innanzitutto ha segnato il ritorno del pubblico in auditorium: con il rispetto di tutte le regole per la prevenzione del COVID-19, più di un centinaio di persone, fra familiari degli alunni, docenti, ed un gruppo ristretto di invitati, ha potuto assistere alla manifestazione, e la commozione dei presenti di fronte alla qualità del lavoro fatto da questi giovani studenti si è unita alla gioia del ritrovarsi insieme.
In secondo luogo è stata la conclusione delle attività STEM che le due classi del biennio del Liceo Scientifico sono riuscite a svolgere, pur nelle enormi difficoltà di questo anno scolastico.
Ed infine è stata una vera e propria esperienza didattica, che ha concluso i primi due anni di attività STEM del nostro Liceo, fornendo l’opportunità, quindi, per una sintesi dell’esperienza.
La tradizione scientifica all’Istituto Canossiano di Feltre è iniziata nel 1987, con l’introduzione di un primo progetto sperimentale ad indirizzo Biologico-sanitario, che si affiancava al tradizionale corso Magistrale. Già in quell’occasione l’introduzione del nuovo indirizzo era motivata dalla necessità di rispondere alle esigenze formative che emergevano nel territorio, così come tre anni fa, la declinazione STEM del curricolo del liceo scientifico delle scienze applicate, è stata il frutto di una profonda riflessione fatta dal collegio docenti, di quale possa essere una proposta didattica, significativa per i tempi che i giovani stanno vivendo.
Oggi, l’acronimo STEM è piuttosto conosciuto, e le discipline che esso rappresenta – science, technology, engineering, mathematics – sono spesso alla ribalta nei dibattiti su quali siano i percorsi di studi, che possono essere significativi per lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta. Tuttavia, improntare una didattica sulle STEM vuol dire, per la scuola italiana, un profondo cambiamento rispetto ad una certa rigidità dell’organizzazione scolastica, in modo particolare riguardo ad una netta separazione dei saperi, che è evidente nella piuttosto rigida divisione oraria delle discipline nella scuola superiore, e ad una suddivisione statica, per anno, dei gruppi classe; due criticità sottolineate anche dal ministro Bianchi in una recente intervista e che la proposta didattica che abbiamo introdotto ha cercato di superare, con l’obiettivo di entusiasmare e coinvolgere gli alunni nel loro percorso di formazione.
Una didattica STEM è centrata, infatti, sulla collaborazione tra saperi e tra persone. Poiché i problemi che si pongono davanti all’umanità, oggi, sono oltremodo complessi e hanno bisogno di una profonda collaborazione multidisciplinare e di un grande lavoro di squadra.
In quest’anno scolastico abbiamo pertanto dedicato 4 settimane, in tre diversi momenti, per affrontare un delicato problema ambientale: lo stato di salute dei corsi d’acqua del nostro territorio. In queste settimane è saltato il tradizionale orario scolastico, e tutte le giornate sono state dedicate ad affrontare il tema proposto con uscite, esperimenti, laboratori di chimica, di informatica, di progettazione 3D, ed è anche stato superato il modello della classe, poiché gli alunni di prima e quelli di seconda – che inizialmente hanno lavorato su aspetti diversi del tema – si sono poi ritrovati insieme per confrontarsi sui risultati ottenuti e per progettare e realizzare un evento finale, che presentasse al pubblico gli interessanti risultati scientifici raggiunti.
Nell’ultima parte del percorso abbiamo inserito il coinvolgimento delle discipline umanistiche ed espressive; in un primo momento con la riflessione metacognitiva sull’esperienza vissuta e poi con l’organizzazione dell’evento finale, per il quale gli alunni sono stati guidati nella stesura dei testi presentati, nella produzione dei sussidi multimediali e nell’organizzazione pratica della serata.
Questo coinvolgimento delle discipline umanistiche è parte integrante del nostro progetto, poiché esse aiutano gli studenti a fornire un orizzonte di senso alla ricerca scientifica e offrono strumenti per la comunicazione efficace dei risultati ottenuti.
L’evento è stato un successo da tutti i punti di vista; in primo luogo quello scientifico, ma poi anche quello didattico, poiché ha portato sul palcoscenico giovani entusiasti della scuola e del sapere, curiosi del mondo e desiderosi di continuare sulla strada intrapresa. L’evento è visibile sul canale YouTube della scuola.